Rilancio del settore tessile e della moda: il Made In Italy è finalmente in ripresa

Dopo la crisi degli ultimi anni che ha visto anche un arresto del fatturato del settore tessile, quest’ultimo si prepara finalmente a ripartire e a recuperare terreno.
Il made in Italy non è più minacciato, nonostante i prezzi delle materie prime e l’aumento vertiginoso del costo dell’energia. Questi due fattori, infatti, stanno ridisegnando le priorità delle industrie manifatturiere, le quali devono far fronte ai rincari che incidono pesantemente all’interno della filiera.

Il futuro della filiera italiana del tessile e della moda è stato analizzato in occasione dell’assemblea annuale di SMI (Sistema Moda Italia – Federazione Tessile e Moda), con a capo il nuovo presidente Sergio Tamborini nominato lo scorso 29 settembre.
SMI ritiene che, attraverso una politica di investimenti da lanciare tempestivamente, sia possibile preservare e rilanciare la filiera. L’associazione ha così elaborato una strategia fondata su tre piani di intervento, con investimenti complessivi per circa 8 miliardi di euro: interventi di emergenza, interventi strategici di medio periodo, interventi strategici di lungo periodo.

Focus principale del programma di Tamborini è il tema sempre più attuale della sostenibilità, concepita in sinergia con i principi dell’economia circolare da applicare anche nel settore della moda. Di pari passo alla sostenibilità ambientale, cruciale per il rilancio del settore, c’è la necessità di implementare nuove tecnologie. Occorre che queste ultime siano accompagnate da competenze sempre più specifiche e all’avanguardia: in questo modo, si consuma di meno rispettando anche quelle che sono le esigenze della moda, la quale ha sempre bisogno di novità.
L’Europa e la Commissione europea, a tal proposito, hanno definito uno strumento, il Pef, che misura l’impatto ambientale delle imprese e quindi le indirizza verso nuove forme di circolarità sempre più evolute e meno impattanti sull’ambiente.

Manifattura Foderami Cimmino: etica del riciclo e tessuti ecosostenibili

Siccome la moda e il mondo dell’arredamento si stanno dirigendo sempre più verso una svolta di tipo ecosostenibile, anche Cimmino presenta il suo catalogo di tessuti biologici e riciclati, prodotti a partire dalla cellulosa degli alberi o dagli scarti di altre filiere produttive.

La moda basata sul minimo impatto e sul modello dell’economia circolare prevede il riutilizzo degli scarti, eliminando solo lo stretto necessario: è proprio dal riciclo di plastica e fibre di scarto che nascono alcuni dei tessuti Cimmino, ambasciatori del made in Italy nel mondo. I tessuti Cimmino eco-sostenibili sono indice di estrema qualità, essendo lavorati attentamente nei dettagli, e in più sono eco-friendy, poiché orientati al rispetto dell’ambiente, del lavoro e dei diritti degli animali.

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Tessuto Gobelin contemporary: tra storia e modernità

Il Gobelin Contemporary è un tipo di tessuto realizzato con un telaio Jacquard, con diverse navette per la trama e dai colori diversificati che, combinati fra loro, producono disegni complessi e articolati, con possibili effetti in rilievo.

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Questo tessuto minuziosamente studiato imita gli arazzi fabbricati a mano e il suo nome si ispira ad un’antica fabbrica francese: la Manifattura dei Gobelins, che nel XVII secolo era attiva a Parigi nella produzione di arazzi.

La struttura elaborata e dettagliata rende il materiale particolarmente estroso, dalla consistenza rigida, nonché resistente all’usura.
Solitamente, il tessuto Gobelin viene adoperato per l’abbigliamento pesante (soprattutto per i vestiti d’epoca o per le giacche) e per realizzare accessori vari, come le borse, passando per l’oggettistica da arredamento o per i prodotti per gli animali. Ma qual è la storia che si cela dietro questo tessuto? Scopriamola insieme!

Storia del tessuto Gobelin: dalla famiglia reale alle diverse tipologie

Già a partire dal XV secolo, la famiglia Gobelins, originaria di Reims, si era specializzata nella produzione di tintura rossa che veniva ricavata dalla cocciniglia. Nel 1662 Luigi XIV acquistò gli edifici della famiglia per avviarvi una produzione di oggetti e arredi di lusso da destinare alla nobiltà e alla famiglia reale francese, soprattutto arazzi. La produzione si interruppe con la Rivoluzione. I Borbone riaprirono i laboratori durante la Restaurazione per la realizzazione di tappeti, fondendola poi con un’altra manifattura.

Al tempo di Luigi XIV, il Gobelin era un tessuto irraggiungibile per la gente modesta, infatti costava tanto a seconda della qualità e della grandezza, da 50.000 a 200.000 franchi.

Come viene impiegato il tessuto Gobelin
Il filato che viene utilizzato per realizzare il tessuto Gobelin è in cotone, dalle diverse dimensioni, che può essere più sottile o più robusto. Caratterizzato da disegni come fiori, frutti, animali o paesaggi, il tessuto in questione ricorda un gusto tipicamente retrò, accentuato dai toni smorzati e dalle fantasie che si ripetono.

Il tessuto Gobelin, oltre ad essere impiegato nella realizzazione di vestiti, accessori e oggettistica, trova largo impiego nella tappezzeria, per coprire divani, poltrone e cuscini, o nella produzione di borse e valigie.

Tessuto Granny con frangia: la “mattonella crochet” di grande tendenza

Quando si parla di Granny Square, letteralmente “quadrato della nonna”, si intende la tipica mattonella realizzata all’uncinetto dalle nonne, in cotone o lana, per realizzare coperte, scialli e altri capi di abbigliamento. È una delle prime lavorazioni all’uncinetto che si apprendono perché semplice da realizzare e piuttosto versatile: si possono infatti creare anche borse, cuscini, vestiti e accessori in stile crochet.
La manifattura della frangia impreziosisce questo tessuto per poter confezionare tutti i prodotti che lo richiedono.

Si tratta di creazioni molto colorate e vistose, proprio perché le nonne le realizzavano utilizzando avanzi di filato, e adesso stanno ritornando anche di moda: in estate, grazie alle ampie e coloratissime borse da spiaggia realizzate con filato in cotone, e in inverno per sfoggiare morbidi maglioni e coperte per uno stile vintage. Più in generale, sono di tendenza tutte le creazioni realizzate all’uncinetto: dai top ai cappellini, dai vestitini agli orecchini in tessuto. Anche i vip, quest’anno, non hanno resistito alla moda del momento: personaggi come Chiara Ferragni e Cristina Parodi hanno sfoggiato sui social i loro capi all’uncinetto.

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Tecnica e tradizione del tessuto Granny

Colorati, allegri e divertenti, i vestiti all’uncinetto sono semplici da abbinare perché basta aggiungere un capo basic: si può abbinare il top crochet con un jeans o un pantalone neutro, magari in inverno con un cardigan che richiama uno dei colori principali, oppure la gonna crochet con una t-shirt o top monocromatico. Ma quando è nata questa tecnica e come si è sviluppata nel tempo?

La tecnica dell’uncinetto veniva già utilizzata nel 1700 per la lavorazione di coperte, ma divenne famosa soprattutto negli anni ’70 quando veniva adoperata per creare capi di abbigliamento e accessori, perfettamente in linea con lo stile libero e colorato dei “figli dei fiori”. Esistono infiniti tipi di mattonelle Granny Square, da quelle più semplici a quelle più articolate: si parte dalla lavorazione a catenella per creare motivi e disegni ogni volta diversi.

Cotone Madapolam Butterfly: tessuto per coordinati biancheria da letto

Madapolam è il nome di un tessuto in cotone proveniente dall’India, precisamente dall’omonimo villaggio nei pressi di Narasapur, dove la Compagnia delle Indie Orientali possedeva una fabbrica che produceva questo tipo di tessuto. L’Inghilterra si specializzò in seguito nella sua produzione.
Il materiale è morbido e leggero, impiegato soprattutto per la realizzazione di coordinati per la biancheria da letto o per uso personale, ma anche per ricamare i fazzoletti di stoffa o come base per i tessuti stampati, solitamente utilizzato nei toni del bianco o pastello, come azzurro e rosa chiaro.

La tela in cotone veniva realizzata con filati fini e pregiati e poi imbiancata, utilizzando l’intreccio tipico del lino. La parità di trama e ordito rende il tessuto adatto ad assorbire liquidi come inchiostro e vernice.
Ora, i tessuti Madapolam si fabbricano ovunque, anche tinti e leggermente più pesanti: l’Italia, ad esempio, ne è una grande produttrice, soprattutto per quanto riguarda l’esportazione.

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Perché scegliere il cotone per la biancheria da letto

La scelta migliore per quanto riguarda le lenzuola per il proprio letto ricade sulle fibre naturali, come il cotone, il lino e la canapa, poiché queste assorbono l’umidità in eccesso e la liberano a piccole dosi nell’atmosfera, aiutando a tenere il corpo asciutto, soprattutto nelle giornate più calde e afose.

Il cotone è ottenuto dalle capsule mature delle piante ed è composto per il 95% di cellulosa.
È leggero, morbido al tatto e in grado di assorbire per bene il sudore. Inoltre, non è irritante per la pelle ed è molto resistente ai lavaggi ad alte temperature, che aiutano ad eliminare i microrganismi responsabili delle infezioni cutanee e delle allergie. Le fibre sintetiche, al contrario, accumulano umidità e rendono il sonno meno confortevole.

Lo stesso discorso va applicato non solo alle lenzuola ma anche alle federe dei cuscini.
Per quanto riguarda le trame, un grande classico della biancheria per la camera da letto sono le lenzuola stampate a fiori o con fantasie delicate, per assicurare un’atmosfera romantica e rilassante.

fiera tessile internazionale

Tessuti Cimmino: tra i protagonisti della International Textile Fair

La Fast Textile International Textile Fair è la fiera più importante dell’industria tessile in Polonia.
Nata in risposta alla richiesta del mercato di eventi dedicati a questo settore, è diventata rapidamente la più grande fiera di questo tipo nell’Europa centrale. Durante l’esposizione, che si terrà dal 1° dicembre al 3 dicembre 2021 a Varsavia, centinaia di aziende provenienti da diversi paesi nel mondo presenteranno i loro marchi e prodotti. Tra queste, figureranno anche i migliori tessuti made in Italy di Manifattura Foderami Cimmino: azienda leader nella distribuzione di stoffe e materiali di prima qualità.

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halloween

Tessuti per Halloween: tutto per la notte delle streghe

Ottobre si sa è il mese di Halloween, il nome che deriva dalla forma contratta di All Hallows Eve e che fa riferimento alla viglia di Ognissanti. Una festa che arriva da molto lontano le cui origini restano avvolte nella leggenda: secondo un’antica storia sarebbe stato Stingly Jack, un contadino irlandese, ad inventare la celebre zucca scavata, simbolo di questa ricorrenza.

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