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Tessuti tossici nei vestiti di Shein: quali sono i materiali da evitare?

Negli ultimi anni, la moda fast fashion ha conquistato milioni di consumatori grazie a prezzi bassi e trend in continua evoluzione. Di recente, però, Shein è finito sotto i riflettori per l’uso di tessuti e materiali potenzialmente tossici che rappresentano un rischio per la salute e l’ambiente. Manifattura Foderami Cimmino, che ha fatto della sicurezza una delle caratteristiche fondamentali dei tessuti proposti online, spiega i pericoli legati ad alcuni tessuti, come riconoscerli e quali alternative scegliere per proteggere la tua salute e quella del pianeta.

Perché i tessuti di Shein sono sotto accusa: analisi e risultati

Shein, brand tra i più noti del settore fast fashion, è stato ripetutamente criticato per l’utilizzo di materiali di bassa qualità, spesso contenenti sostanze chimiche pericolose. Un sito tedesco (https://www.oekotest.de/kosmetik-wellness/Test-zeigt-Shein-Mode-teilweise-voller-giftiger-Chemikalien_14755_1.html.) ha effettuato un test su alcuni capi Shein che ha evidenziato la presenza di ftalati, piombo, formaldeide e altre sostanze tossiche nei capi venduti, come riportato da fonti autorevoli quali SkyTg24 (https://tg24.sky.it/cronaca/2024/08/29/shein-tessuti-tossici) e Repubblica (https://www.repubblica.it/green-and-blue/2024/08/28/news/shein_vestiti_tossici_test_tedesco-423466094/) Questi composti chimici possono causare problemi di salute sia a breve che a lungo termine, come irritazioni della pelle, allergie e, in casi estremi, disturbi endocrini o neurologici.

Le analisi di laboratorio hanno mostrato che alcuni vestiti contengono livelli di sostanze chimiche superiori ai limiti consentiti dalle normative europee. Ad esempio, i ftalati, che vengono utilizzati per ammorbidire la plastica nei tessuti sintetici, sono noti per essere interferenti endocrini, collegati a problemi di fertilità e sviluppo nei bambini.

test su tessuti tossici

Ftalati, piombo e altre sostanze tossiche nei vestiti: i rischi per la salute

Gli ftalati e il piombo non sono gli unici colpevoli. Anche altre sostanze tossiche come la formaldeide, utilizzata per evitare che i tessuti si sgualciscano, e gli azocoloranti, una categoria di coloranti sintetici che possono rilasciare ammine cancerogene, sono spesso trovate nei prodotti di fast fashion.

Questi materiali possono entrare in contatto con la pelle e rilasciare lentamente le loro sostanze chimiche pericolose, aumentando il rischio di sviluppare malattie croniche. In particolare, la formaldeide può causare gravi irritazioni e allergie della pelle, mentre gli azocoloranti sono sospettati di essere cancerogeni. Indossare capi contenenti queste sostanze non rappresenta solo un pericolo per chi li indossa, ma anche per chi li produce e per l’ambiente, poiché durante il processo produttivo e il lavaggio, molte di queste sostanze vengono disperse nell’aria e nell’acqua.

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Come riconoscere e scegliere vestiti e tessuti sicuri online

Acquistare vestiti sicuri online può sembrare una sfida, ma esistono alcuni accorgimenti che possono aiutarti a fare scelte più consapevoli. Ecco alcuni suggerimenti per riconoscere tessuti sicuri:

  1. Controlla l’etichetta: Se l’etichetta del capo non fornisce informazioni dettagliate sui materiali utilizzati, potrebbe essere un segnale di allarme. Cerca di evitare capi che non specificano chiaramente i componenti.
  2. Certificazioni: Cerca capi che riportano certificazioni di sicurezza e sostenibilità come Oeko-Tex Standard 100, GOTS (Global Organic Textile Standard) o Bluesign, che garantiscono l’assenza di sostanze tossiche nei tessuti.
  3. Fai ricerche sul brand: Prima di acquistare, informati sulla trasparenza e l’impegno dell’azienda verso l’ambiente e la sicurezza. Marchi che forniscono informazioni chiare e accessibili sulle loro pratiche produttive tendono ad essere più affidabili.
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I danni ambientali legati alla fast fashion: l’impatto di Shein

Oltre ai rischi per la salute, i tessuti tossici presenti nei capi Shein contribuiscono a gravi danni ambientali. La produzione e lo smaltimento di capi realizzati con fibre sintetiche e trattati con sostanze chimiche inquinanti aggravano il problema dell’inquinamento. Durante la produzione, grandi quantità di sostanze tossiche vengono rilasciate nell’acqua e nell’aria, contaminando gli ecosistemi e mettendo a rischio la fauna e la flora.

Alternative sicure e sostenibili alla fast fashion: come proteggere la tua salute

Per evitare l’esposizione a sostanze tossiche e contribuire a un futuro più sostenibile, è possibile orientarsi verso i migliori tessuti per abbigliamento rappresentati da alternative più sicure e sostenibili. Ecco alcune soluzioni:

  1. Acquista da brand sicuri: Ci sono sempre più marchi che puntano su materiali sicuri, come i tessuti certificati selezionati da Cimmino. Questi brand spesso offrono trasparenza sulle loro filiere produttive e garantiscono capi realizzati senza l’uso di sostanze chimiche pericolose.
  2. Vestiti artigianali e su misura: Sostenere piccoli produttori locali e artigiani non solo riduce l’impatto ambientale, ma ti permette anche di ottenere capi unici e realizzati con materiali di alta qualità.
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Normative europee e controlli sui tessuti tossici: cosa dice la legge

L’Unione Europea ha implementato una serie di normative per regolamentare l’uso di sostanze chimiche pericolose nei tessuti. Il regolamento REACH (Registration, Evaluation, Authorisation, and Restriction of Chemicals) è uno dei più rigorosi al mondo e mira a proteggere i consumatori dai rischi associati a sostanze chimiche pericolose. Tuttavia, i controlli sui prodotti importati da paesi extra-UE come quelli venduti da Shein sono spesso insufficienti.

Acquistare abbigliamento realizzato a partire da tessuti sicuri e controllati, come quelli di Cimmino, non solo protegge la tua salute, ma può anche contribuire a un futuro più sostenibile per il pianeta.

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