La ciniglia è un tessuto realizzato a maglia, che si ottiene dalla lavorazione di due filati di materiale differente, uno sottile e robusto, l’altro più grosso e morbido. Scopriamo insieme a Cimmino che cos’è la ciniglia: composizione, caratteristiche e usi di questo tessuto morbido e vellutato, ideale per le mezze stagioni.
Cos’è la ciniglia: origine e impieghi di questo tessuto
La ciniglia ha un’origine relativamente recente: fece la sua prima comparsa in Francia intorno al 1930, ma si diffuse a partire dagli anni ’70 seguendo i dettami della moda dell’epoca. In passato si usavano seta e lana, mentre oggi è il cotone ad essere maggiormente impiegato nella lavorazione di questo tessuto, poiché assicura la massima sicurezza anche sulle pelli più delicate. Infatti, la ciniglia è uno dei tessuti più utilizzati per i capi di abbigliamento e accessori per i più piccoli. Morbida e vellutata, proprio come la pelle dei bambini, la ciniglia risulta versatile ed elastica, garantendo fin da subito il massimo comfort.
I capi in ciniglia sono perfetti nelle mezze stagioni, ma anche negli inverni più miti. La pesantezza del tessuto non è eccessiva e non comporta un’estrema sudorazione, ma è sufficiente per garantire un calore costante e duraturo. Visita il catalogo di Cimmino per essere sempre aggiornato sulle ultime novità del settore e per scoprire la vasta selezione di tessuti adatti ad ogni diversa esigenza e situazione, come i tessuti di ciniglia.
Ciniglia 643
Si tratta di un tessuto simile al velluto, ma molto più morbido, disponibile in tantissime varianti di colore: bianco, beige, panna, marrone, verde, rosso rubino, grigio, perla, nero, celeste, rosa, turchese, senape, fucsia, bordeaux, blu, arancio fluo, giallo fluo, verde fluo, verde acido, avorio, rosso, blu notte, blu royal, viola e molti altri ancora. Questo tipo di tessuto è molto versatile ed è l’ideale per confezionare abiti e accessori teatrali e carnevaleschi. È dotato anche di standard 100 by OEKO-TEX®, un sistema di certificazione e controllo nel settore delle materie prime tessili, dei semilavorati e dei prodotti finiti in tutte le fasi di lavorazione, che permette di identificare quei prodotti che non presentano alcun rischio per la salute del consumatore.
Come lavare e smacchiare i capi in ciniglia
La ciniglia è un tessuto molto delicato, motivo per cui è consigliato lavarlo a mano per evitare qualsiasi danno. Tuttavia, è possibile lavare la ciniglia anche in lavatrice scegliendo il ciclo delicato e una temperatura non superiore ai 30°- 40°. È preferibile utilizzare detersivi naturali e non aggressivi ed evitare sbiancanti o candeggianti. Per proteggere i ricami e le decorazioni e per preservare i colori è necessario girare sempre alla rovescia i capi prima di ogni lavaggio. In presenza di macchie ostinate è possibile utilizzare un cucchiaio di bicarbonato sciolto in una bacinella d’acqua al posto dell’ammorbidente, che permetterà ai capi di essere perfettamente igienizzati e morbidi. In commercio esistono anche degli appositi smacchiatori, delicati e neutri, che permettono di agire tempestivamente sulle macchie difficili.
Questi prodotti sono specificamente formulati per essere delicati su tessuti e colori. È fondamentale trovare un prodotto che non contenga profumo, coloranti o candeggina che, tra le altre cose, potrebbero causare anche delle reazioni allergiche. In questo modo, potrai eliminare anche le macchie di grasso, salsa, cioccolato, cibo per bambini, rossetto, vino rosso, caffè, frutta e verdura.
Come lavare le tutine dei neonati in ciniglia
Per lavare le tutine in ciniglia basterebbe seguire alcuni semplici consigli. Le tutine vanno sempre messe al rovescio, in modo tale da proteggere le decorazioni e preservare il colore. Procediamo con il lavaggio a mano, utilizzando una bacinella o direttamente il lavandino, che andremo a riempire con acqua tiepida. Immergiamo le tutine nell’acqua e strofiniamo delicatamente eventuali macchie con del Sapone di Marsiglia, per poi risciacquare con acqua fredda. Immergiamo nuovamente le tutine nell’acqua tiepida con detersivo neutro, stavolta lasciandole in ammollo per 1-2 ore. Per igienizzarle, basterebbe aggiungere al detersivo due cucchiaini di bicarbonato. Dopodiché, eliminiamo l’acqua in eccesso facendole sgocciolare e immergiamole in acqua fredda e ammorbidente per circa 10 minuti. Sciacquatele, strizzatele e fatele asciugare stese tra due asciugamani appoggiandole su un tavolo.
Come lavare divani e poltrone in ciniglia
La tappezzeria di divani e poltrone in ciniglia è tanto delicata quanto gli indumenti: è possibile lavarla, ma occorre riservarle qualche accortezza in più. Innanzitutto, il tessuto non va mai messo in ammollo. Riempite una bacinella di acqua tiepida e sciogliete pochissimo detersivo neutro o sapone di Marsiglia. Immergete il panno nella bacinella, strizzate e tamponate la macchia. Con un panno asciutto, invece, fate pressione sulla zona bagnata per eliminare l’acqua in eccesso. Se le macchie dovessero persistere, ripetete l’operazione finché non sono andate del tutto via. In alternativa, si può utilizzare una miscela di aceto bianco e tea tree oil: si potrebbe fare una prova in una parte del divano non visibile, così da notare la reazione.